Torniamo a parlare di rosa, he sì perchè in questi giorni la rete esplode con delle chiacchiere attorno alla notiza di Miss Suora 2008.
la notizia è stata pubblicata dal Corriere.it (e da tanti altri quotidiani...) e si tratta di una gara per la suora più bella organizzata dal prete teologo padre Antonio Rungi. Le foto delle religiose si voteranno online. L'ideatore: mi aspetto un migliaio di partecipanti. Requisiti essenziali: età compresa tra i 18 e i 40 anni, stato religioso novizia o professa. Per il resto, vinca la più bella. Quella che con il proprio charme saprà ammaliare i giudici popolari. Ma dimenticatevi il «lato B». Perché a tutto c'è un limite e, almeno per il momento, alla sfilata in costume non siamo ancora arrivati.
La notizia letta così si presta di suo a fraintendimenti, infatti dalla pubblicazione della notizia sono già usciti primi dietro front e c'era da aspettarselo. C'è da dire che la Chiesa, il primo brand della storia, come qualche noto brand manager la definisce, sta cercando in tutti i modi di stare al passo con i tempi, e lo dimostra la giustificazione di padre Rungi alla creazione di questa kermesse, pubblicata sul Messaggero "...Il concorso per la suora più bella aveva l'unico scopo di far raccontare sul web la vita nei conventi, di far raccontare la vita più bella delle religiose".
Eppure non è la prima volta che ci troviamo di fronte a un tentativo di avvicinamento alla rete, qualcuno si ricorda di notizie su fantomatiche assoluzioni via e-mail? Poi successivamente smentite.
Già, la Chiesa come tutti quelli che fanno comunicazione cerca il modo migliore di porsi, per raccogliere consensi attraverso tutti i mezzi possibili messi a disposizione, e la rete si presta bene a tutto, ma con molti rischi, proprio per la sua apertura.
Tornando a padre Antonio Rungi, al momento sembra che il blog sia stato chiuso, ma stiamo a vedere, magari ci ripensa e a settembre avvierà una nuova attività online, tutta da commentare.
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