martedì 2 settembre 2008

Discombugogglamento


Dedicato agli addetti ai lavori e anche agli appassionati di internet... siamo ad alto rischio dipendenza! Forse già ne subiamo le conseguenze, ma per correre ai ripari Repubblica.it ci fornisce una definizione della nostra malattia da astinenza da internet.

Visto che siamo già colpiti da questa sindrome meglio evitare qualche click, così ecco a voi l'intero articolo tratto da Repubblica.it.

Buona lettura!

Ansia, rabbia, nervosismo: secondo un sondaggio quasi metàdella popolazione della Gran Bretagna soffre di questo disturbo
Si chiama "Discombugogglamento"la malattia di chi si trova senza web

dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI

LONDRA - Vi è capitato di innervosirvi, agitarvi, arrabbiarvi, quando non riuscite a collegarvi a internet, a entrare in un determinato sito o a scaricare dati dal web? Ebbene non siete soli e le vostre sensazioni hanno un nome: "discombugogglamento". E' il termine coniato da uno psicologo inglese, sulla base di un sondaggio che rivela come quasi metà della popolazione della Gran Bretagna soffra di un simile disturbo. Il dottor David Lewis definisce la malattia come "crescenti livelli di stress, provocati da difficoltà ad andare online": la parola è una fusione di "scombussolamento" e di "google", il motore di ricerca diventato quasi un sinonimo della rete stessa. Il sondaggio, commissionato dal servizio di informazioni telefonico, indica che il 44 per cento dei cittadini soffrono di questa malattia dell'era digitale, con più di un quarto, il 27 per cento, che ammettono di stare decisamente male quando incontrano problemi a collegarsi o a compiere certe operazioni su internet.
"La proliferazione della banda larga (a cui nel Regno Unito è collegato oltre il 70 per cento della popolazione, ndr.) significa che per la prima volta nella storia siamo entrati nella cultura delle risposte istantanee", afferma il dottor Lewis. "Una galassia di informazione è ad appena un click del mouse di distanza e se per raggiungerle occorre qualche secondo in più della norma diventiamo impazienti, smaniosi, a disagio. Siamo diventati dipendenti dal web". Lo psicologo ha misurato i livello di stress in un campione di oltre 2 mila persone, seguendo il ritmo cardiaco e l'attività cerebrale. "E' stato sorprendente vedere come aumentavano la pressione del sangue e l'attività del cervello dei partecipanti non appena venivano scollegati da internet e non riuscivano a ricollegarsi", ha detto.
Il sondaggio rileva inoltre che il 76 per cento dei britannici non potrebbe vivere senza internet, che oltre metà della popolazione usa il web da una a quattro ore al giorno e che il 19 per cento passa più tempo on line che con la propria famiglia. Il 47 per cento dichiara che internet è più importante della religione nelle vite della gente.

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