La provocazione arriva dalle pagine del Financial Times: il web ovunque e comunque, la possibilità di navigare in qualunque occasione, di essere sempre online (e, conseguentemente, di poter chattare, twitterare, facebookare etc etc) inizia a rappresentare un problema serio di gestione. Per lo meno per le grandi aziende britanniche, che stanno valutando di vietare ai loro manager l'uso di pda e smartphones durante le riunioni e i consigli di amministrazione. Il motivo? Troppe distrazioni, calo della concentrazione, rendimento in caduta libera.
A suffragare questa teoria ci si è messo addirittura uno studio di due docenti universitari, David Beatty, professore in management strategico, e J. Mark Weber, docente di comportamento d'impresa all'università di Toronto, che hanno analizzato i comportamenti dei manager. I due studiosi hanno affermato che il calo di attenzione dovuto all'utilizzo immersivo dei devices 2.0 durante le riunioni determina in un certo senso un venir meno all'incarico affidato dalle aziende ai manager. Addirittura si può intravedere un "tradimento" verso gli azionsiti delle società, che vedrebbero gestiti i propri interessi da professionisti poco "interessati".
Sembra dunque ormai lontana la querelle sull'uso dei telefoni cellulari al cinema o nei luoghi pubblici, per il disturbo alla quiete che il trillo dei telefonini poteva arrecare. Ora i device di nuova generazione sono un rischio per la vita professionale degli individui?
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