Google ha deciso di darsi all'affissione, ma non a quella tradizionale. L’ultimo brevetto mira a trasferire l’advertising all’interno di Street View: l’idea di Google è di “affiggere” cartelloni virtuali all’interno delle città, cartelloni che si auto-aggiornerebbero anche in base alla posizione geografica dell’utente.
La novità è stata pensata per i soli annunci immobiliari, settore in cui Google non è mai riuscito a penetrare davvero. Non è per nulla difficile, però, pensare allo sbarco del nuovo sistema di advertising in altri ambiti, meno specifici. Con un potenziale guadagno per Google davvero enorme.
Ad esempio, sarà possibile far apparire sui cartelloni al di fuori di cinema e teatri le locandine degli spettacoli in programmazione, in modo che le informazioni sul web e nel mondo reale siano coerenti. Ma le applicazioni sono infinite.
Google descrive due possibili modalità d’uso: la prima offre al proprietario del cartellone reale la possibilità di aggiornare il contenuto anche in Street View, la seconda parla della vendita dello spazio virtuale con un sistema d’aste, come già avviene per Google AdSense. Molti si sono interrogati sulla novità e sono già nate le prime perplessità.
Google, dal canto suo, ha preventivamente smorzato i toni, dichiarando che non sempre i brevetti depositati diventano poi servizi effettivi. Vedremo quindi se il gigante della websearch sceglierà di implementare la nuova tecnologia o preferirà evitare l’ennesima accusa di “invadere” troppo la navigazione degli utenti.
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