Il social networking è uno strumento. Potente. Molto potente. Troppo, ci si chiede? La possibilità di condividere online le informazioni personali ha un fascino che colpisce, non c'è dubbio. Far sapere a tutti, in qualunque contesto (familiare, amichevole, professionale che sia), cosa si pensa, come ci si sente, cosa si desidera, cosa si fa è indubbiamente utile. Stuzzicante. Ma, a pensarci bene, può diventare un'arma a doppio taglio.
Aggiornare costantemente il proprio status su Facebook consente di far sapere al proprio marito, ai figli, al proprio capo, alle amiche o all'amante - in modo più o meno diretto - se si è felici, arrabbiati, delusi, nervosi, stanchi e bla bla bla. Ma spesso, oltre ad annotazioni di tipo emozionale, lo stesso strumento è utilizzato per fornire informazioni pratiche sulle attività che si svolgono durante la giornata.
"Sono in macchina, c'è traffico, arriverò mai in tempo?" aggiornato 3 secondi fa...
"In partenza: New York arriviamoooo..." aggiornato 4 ore fa...
"Stasera cinema!" aggiornato 1 ora fa...
Quante volte vi è capitato di leggere notizie simili sui profili dei vostri amici? O di leggere tweets di questo tenore tra i vostri contatti Twitter? Beh, se ci si riflette a mente fredda, fornire informazioni così dettagliate sugli spostamenti potrebbe rivelarsi pericoloso. Se questo tipo di informazioni cadessero nelle mani sbagliate consentirebbero ai malintenzionati di sapere esattamente quando le nostre case sono libere.
Molto male.
Malissimo.
Una cosa di questo tipo è indubbiamente venuta in mente agli autori di questo sito: http://pleaserobme.com/. Un aggiornamento in real time sugli spostamenti delle persone. Un modo per dire: ecco, ora il campo è libero. Agite!
Quindi è opportuno ragionare e considerare sempre che gli strumenti, siano essi meccanici o virtuali, hanno pregi e difetti. E spesso ci si accorge dei secondi quando ormai è troppo tardi. Chiedete a Paris Hilton, se non ci credete...
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