venerdì 7 novembre 2008

Google: scenario 2015


100 miliardi di dollari di fatturato entro il 2015, questo lo scenario -improbabile- presentato a Cannes al Gartner Symposium dagli analisti Richard Hunter e Hung LeHong in una una “maverick presentation”.


La previsione, seppur altamente improbabile -come gli stessi analisti sostengono- è molto interessante soprattutto perchè ci permette di analizzare il modo in cui Google approccia nuovi business.
Secondo gli studi dei due analisti la previsione di fatturato di Google nel 2008 è di 28 miliardi di dollari, il 98% dei quali provenienti dalla pubblicità online. Una previsione sulla base dei trend stimabili porterebbe a 50 miliardi di dollari questo fatturato nel 2015, con circa 8 miliardi provenienti dalla pubblicità “mobile”.
La previsione si basa sul fato che nel 2015 la pubblicità online globale dovrebbe essere arrivata a 160 miliardi di dollari, con una crescita media anno su anno del 13%. Google dovrebbe quindi entrare in altri settori per fare ricavi diversi da quelli provenienti dal settore pubblicitario.

In ogni analisi si evidenziano punti di forza e di debolezza. Punto di forza di Google è senza dubbio la sua superiorità tecnologica rispetto ai competitors, punto di debolezza sarebbe, sempre secondo i due analisti, la rinascita del “flag-world”, il mondo contraddistinto dalle “bandiere” nazionali, l’opposto di quello che favorisce un player globale come Google.
Entrare in nuovi mercati dunque ma come? Innanzitutto sradicando la concorrenza, da sempre regola numero uno per il gigante della rete.




Quali sono i terreni che potrebbero aiutare Google nella rincorsa ai cento miliardi di dollari? Uno lo abbiamo già citato: l’allargamento della pubblicità al settore mobile. Altri potrebbero essere servizi legati alla tecnologia del cloud computing o servizi “context-aware” come quelli che possono essere forniti ai singoli grazie alle mappe.
Ma lo scenario più affascinante, ma anche per certi versi preoccupante, è quello che potrebbe vedere il Gigante diventare “l’intermediario universale” all’interno della Rete. Google ovunque, Google in ogni cosa della Rete.




Fonte: Kataweb-I_Tech-Archivi

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