Stamattina, appena svegli, tra un caffè e le lamentele per la giornata uggiosa siamo stati catturati da questa notizia del tg: “Scopre il tradimento su Facebook e si vendica lavando i panni sporchi in piazza… letteralmente!”.
Cos’è successo? Ecco i fatti: Valeria scopre di essere stata tradita dal suo partner su Facebook, tredici giorni prima del suo matrimonio. La sua reazione? Decide di tappezzare Roma di manifesti per denigrarlo. Dopo il primo stupore il giornalista ci mette una pulce nell’orecchio: un fatto reale o semplicemente una trovata pubblicitaria? A quanto pare la seconda! Eh sì, pare si tratti di una riuscitissima azione di guerrilla marketing messa in atto per il lancio del film su Facebook, Feisbum.
Cos’è successo? Ecco i fatti: Valeria scopre di essere stata tradita dal suo partner su Facebook, tredici giorni prima del suo matrimonio. La sua reazione? Decide di tappezzare Roma di manifesti per denigrarlo. Dopo il primo stupore il giornalista ci mette una pulce nell’orecchio: un fatto reale o semplicemente una trovata pubblicitaria? A quanto pare la seconda! Eh sì, pare si tratti di una riuscitissima azione di guerrilla marketing messa in atto per il lancio del film su Facebook, Feisbum.
Così, sui citofoni dei palazzi, alle fermate della metropolitana, davanti alle redazioni dei giornali sono stati trovati, a partire dal 25 aprile, i volantini con la foto del tradimento accompagnata dal messaggio: “Antonio Brucardi, meno male che c’è Facebook almeno ho scoperto in tempo, prima di sposarti, che sei un porco traditore!!!” E la firma alla fine: “La tua ex promessa sposa e i 548 invitati al matrimonio”. La notizia oggi era sui più importanti giornali nazionali ed è stata riportata da diversi tg.
La vicenda si sarebbe svolta in questo modo: dopo la festa di addio al celibato, Antonio Brucardi viene taggato nella foto incriminata su Facebook, e da lì l’indignazione di Valeria che parte, insieme ad un’amica, per tappezzare tutta Roma di volantini documentando il tutto con un filmato caricato su YouTube. Su Facebook arrivano i commenti solidali e Antonio disperato chiede a Valeria di poterle spiegare tutto.
Una storia che, oltre ad essere surreale, ha diverse falle che hanno portato i più sospettosi a capire che si trattava di uno scherzo: nella chiesa in cui i due devono sposarsi non è previsto alcun matrimonio, i profili Facebook dei due sono alquanto sospetti, i nomi dei due giovani coincidono con i nomi di due dei protagonisti del film Feisbum e fra gli amici dei due sul social network pare ci siamo una serie di persone che hanno lavorato alla realizzazione del film.
Certo, un film su Facebook non poteva non sfruttare il social network per la sua promozione, ma quest’azione di guerrilla marketing ci ha veramente sorpreso.
E se in una giornata così grigia e piovosa siete riusciti a svegliarci e a destare la nostra curiosità possiamo garantire che l’operazione è riuscita!
Bravi!
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