giovedì 27 novembre 2008

La crisi si espande al mondo virtuale


Ok, ora si può affermare definitivamente che siamo in recessione: infatti, oltre al "mondo materiale" in cui viviamo, anche il web ne subisce gli effetti.

L'aria di bufera decisamente soffia su Lively, l'ambiente virtuale tridimensionale lanciato nello scorso luglio da Google, come autorevole concorrente di Second Life, il mondo virtuale per antonomasia. A soli quattro mesi di distanza dalla sua nascita Lively informa i suoi abitanti, attraverso il blog ufficiale, che a partire dal 2009 il sito verrà chiuso.

Nonostante i punti di forza, come la facilità di accesso all'applicazione che non richiede alcun programma ma solo la navigazione su browser, l'ambiente virtuale interattivo chiuderà i battenti, suggerendo ai quasi ex utenti di salvare il lavoro svolto nelle varie stanze per non perderlo per sempre.

A spiegare le ragioni di questa eccezionale chiusura è Eric Reuters (nella realtà Eric Krangel), avart redattore, con un semplice pensiero che in sé riassume il problema fondamentale e fa il punto della situazione"... la curiosità e l'eccitazione degli utenti sono scomparsi. La gente è stanca di sprecare centinaia di ore guadagnando quantità insignificanti di denaro, di sperimentare il cambio di sesso o di specie, di intraprendere conversazioni random con sconosciuti o meglio ancora di fare dello pseudo sesso".

Visto il clima, è quasi scontato chiedersi se stessa sorte toccherà a Second Life... "Al di là del gradimento degli utenti la situazione finanziaria di Second Life non è prevedibile", ha spiegato Robert Bloomfield, ricercatore della Cornell University di Ithaca, New York. "Questo non è solo un gioco ma una vera e propria piazza finanziaria cresciuta senza regolamentazioni, tra comportamenti scorretti, presunte frodi e libero mercato. Nessuno sa come potrebbe andare a finire".
Una cosa è certa, se si è arrivati a parlare di possibile crisi finanziaria di Second Life il mondo virtuale è davvero in crisi...
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