lunedì 30 novembre 2009

Nasce la LUW: la Libera Università del Web

Sulla base dello stesso principio di Wikipedia, la condivisione gratuita del sapere, un gruppo di utenti di YouTube ha deciso di organizzare quella che è stata battezzata come "Libera Università del Web" (Luw) - www.liberauniversitadelweb.it. Lezioni di matematica, filosofia, lettere e anche di economia per tutti gli studenti che non possono permettersi lezioni private, per gli studenti-lavoratori e per tutti coloro che hanno sempre avuto voglia di imparare.

La struttura messa in piedi dai promotori della Luw sfrutta la piattaforma di YouTube, dove si tengono tutti i corsi online in video, raccolti all’interno di playlist sui canali dei docenti. Gli insegnanti sono tutti youtubers ed è possibile leggere nelle loro pagine personali i loro curricula professionali e di studio. Al momento la Luw ha attivato 13 corsi classificati in sei Facoltà: Filosofia, Studi Sociali ed Economici, Scienze Teologiche, Scienze Matematiche, Lettere e Sicurologia. L'utenza varia dai 13 anni fino ai 65 anni, ed è equamente distribuita tra uomini e donne.

Attenzione,però, il servizio non prevede un riconoscimento finale: lo scopo è aiutare tutti quegli studenti che per motivi lavorativi o personali non possono seguire le lezioni, con l'obiettivo di rendere più chiare le materie inserite nel loro piano di studi.

giovedì 26 novembre 2009

Vecchi Media VS Nuovi Media

Guerra aperta tra Google e il magnate australiano dei media, Rupert Murdoch. La notizie è di qualche giorno fa, o meglio, a qualche giorno fa risale l'idea di Murdoch, proprietario della News Corporation, ovvero il più grande gruppo editoriale al mondo, di dichiarare “guerra” a Google e a Google News.
Murdoch minaccia, infatti, di bloccare la ricerca su Google dei contenuti trasmessi online da Sun, Wall Street Journal e Times e da tanti altri giornali di proprietà della sua società, la News Corporation. Il magnate dei media australiano sembra voler mettere i bastoni tra le ruote al competitor per poi rendere accessibili a pagamento le proprie testate online.
Google, dal canto suo, pensa di essere pienamente in linea con la legge sul copyright e ha risposto alle dichiarazioni di Murdoch invitandolo a passare all'azione.
Una curiosità: l'anatema di Murdoch proviene da un'intervista per Sky News Australia, disponibile in video su Youtube (che, ironicamente, è di proprietà di Google).
Media vecchi contro media nuovi: vedremo come andrà a finire!!!


My Best Friends e gli amici “sconosciuti”


I fruitori del Social Network più utilizzato al mondo, Facebook, in questi giorni si saranno sicuramente imbattuti in “My Best Friends” una nuova applicazione che crea una composizione fotografica dei “tuoi migliori amici”. Molti utenti, quindi, presi dal desiderio e dalla curiosità di sapere chi ci considera dei veri amici l’avranno usata, vista, taggata. In fine dei conti non da fastidio se la si riceve 20 volte al giorno, perché ci si sente rassicurati dal fatto che 20 persone al giorno ci annoverano tra i loro migliori amici.

Interessante, rassicurante, cool questa nuova applicazione: peccato che a volte queste persone non si conoscono nemmeno. Sarebbe forse più opportuno, quindi, partecipare al concorso di Netdipendenza Onlus (http://www.netdipendenza.it/), dove chi cancella più amici “inutili” entro Natale può vincere una vacanza.

Un’iniziativa simile era già stata proposta da Burger King all’inizio dell’anno, con uno scopo decisamente promozionale: chi eliminava 10 amici dal proprio profilo aveva diritto ad un panino Whooper gratis.

Quindi cari amici di Facebook pensateci su e ricordate: è vero che “chi trova un amico trova un tesoro”... ma è anche vero che “chi ne cancella di più vince un viaggio”!

... a voi la scelta!!!

mercoledì 25 novembre 2009

Finché piano non ci separi

Gli ascensori sono spesso oggetto di comunicazione virale per promuovere brand e prodotti; si prestano molto al non convenzionale, sia per la loro struttura sia per la funzione.
Stavolta alcuni ignari utenti tedeschi si sono imbattuti in un contenuto davvero originale… La tipica foto di un matrimonio: due sposi in abito tradizionale che si tengono per mano il giorno delle nozze.

Ancora sorridenti: il ritratto della felicità.

L’icona del racconto del giorno più bello della vita… che dura, però, fino a che l’ascensore non arriva al piano e si aprono le porte! Che, ovviamente, separano la coppia di sposi e lasciano spazio all’insegna interna all’ascensore che promuove lo studio legale di un avvocato divorzista.
Cinismo? Comunicazione.


martedì 24 novembre 2009

MY SPACE “SECRET SHOW”: Natalie Imbruglia e Bluetooth Marketing per Fiesta - The New Ford




Roma, novembre 2009 - Ford e Natalie Imbruglia hanno accolto il popolo di Myspace ai Magazzini Generali di Milano lo scorso 5 novembre, per un evento esclusivo. E PROXIMA, il sistema di digital proximity marketing a marchio MEDITA, c’era.


In collaborazione con BUONGIORNO, PROXIMA ha infatti curato l’invio di messaggi via bluetooth indirizzati a quanti hanno preso parte alla serata: in tantissimi, per niente scoraggiati dalle nuvole minacciose che imperversavano sul cielo di Milano.

Ad accogliere il pubblico, accorso numeroso e agguerrito ai Magazzini Generali su invito di Myspace, ricchissime sorprese: due splendide Ford Fiesta in esposizione e una serie di contenuti multimediali esclusivi (mp3 da utilizzare come suonerie, wallpaper e sfondi per cellulare della nuova Ford Fiesta) inviati sui telefoni cellulari dai dispositivi PROXIMA, posizionati all’ingresso e all’interno del locale.


Il successo della serata è testimoniato dalle foto e dal video disponibili online sul profilo MySpace dedicato agli eventi SECRET SHOW (http://www.myspace.com/secretshowsit). E sempre sulla pagina MySpace è possibile registrarsi per essere aggiornati e partecipare a nuovi eventi esclusivi (e gratuiti) firmati Ford.

Ancora una volta il Bluetooth marketing e PROXIMA hanno fatto centro.

A cura di
Ufficio Stampa MEDITA - PROXIMA
Francesca Pellegrini
pellegrini@medita.com
http://www.proxi-ma.com/ - http://www.medita.com/

Panasonic sempre più "ambient"

Oggi vi presentiamo due campagne ambient, molto divertenti ed innovative, realizzate dalla Panasonic.

La prima: siamo in Indonesia, la campagna è intitolata “idee per la vita”. Il prodotto pubblicizzato è un rasoio da naso, oggetto sempre sottovalutato ma utile, che potrebbe essere un'ottima idea regalo per Natale. Utilizzando i fili ad alta tensione già presenti in città, sono stati installati dei divertenti billboard.
Una campagna sicuramente a basso costo e di forte impatto, un modo davvero simpatico di interagire con l’ambiente circostante.



La seconda: questa volta siamo in Inghilterra. E' una campagna realizzata in occasione dell’uscita sul mercato britannico di una fotocamera che dispone di un potente zoom ottico. In collaborazione con un gruppo di artisti, sono state realizzate nelle città di Londra, Edimburgo, Manchester, Birmingham, Leeds e Bristol una serie di installazioni finalizzate a dare simpaticamente risalto alle prestazioni del suo potente zoom ottico 8x. E per permettere agli utenti di proporre il proprio contributo alla campagna digitale, è stato creata una pagina Facebook in cui tutti i “passanti” che fotografano e inviano le immagini di questi oggetti “giganti” possono vincere un viaggio alle Olimpiadi invernali di Vancouver nel 2010.



lunedì 23 novembre 2009

Un invito …. da paura!!!


Oggi vogliamo presentarvi un’operazione di Direct al limite dell’accettabile... sia per l’esiguità del target - era indirizzata a 21 persone - sia per la specificità dell’operazione.

L'emittente televisiva tedesca 13th Street, per creare un po’ di “buzz” ma soprattutto per promuovere negli “ambienti giusti” un premio cinematografico di “corti” horror, gli Shocking Shorts Award, ha creato un’operazione che, fosse stata diretta a “gente qualunque”, avrebbe suscitato non poche polemiche.

La campagna era mirata ad invitare 21 giovani registi di talento alla serata di premiazione. A questo scopo, i 21 fortunati si sono visti recapitare a casa un DVD anonimo, con sopra solo la scritta “play me”. Una volta inserito il dvd nel lettore, i malcapitati hanno constatato che i protagonisti delle riprese erano proprio loro mentre rientravano a casa, mentre guardavano la tv o mentre passeggiavano davanti alle finestre di casa... Il tutto era frutto di un vero e proprio appostamento: roba da film dell’orrore! Solo alla fine del filmato veniva svelato lo scopo e si palesava l'invito alla premiazione.

Risultato? 18 partecipanti su 21... Nel suo "piccolo" la possiamo considerare una comunicazione efficace.

venerdì 20 novembre 2009

Ambient cinematografico

2012 racconta al cinema la profezia legata al calendario Maya secondo la quale il mondo finirà il 12/12/2012. Il colossal di Roland Emmerich mette in scena il disastro ambientale che causa la fine del mondo… ma, contemporaneamente, fa bene all’ambiente.

Come?

La produzione in Italia, Sony Pictures Releasing Italia, infatti, ha aderito al progetto Impatto Zero di LifeGate per ridurre e compensare le emissioni di anidride carbonica generate dalla distribuzione e dal lancio del film. Circa 45.000 kg di CO2: questo è l’impatto ambientale stimato per la produzione ed il lancio del colossal che sarà compensato dalla creazione e dalla tutela di 21.680 mq di foreste in Costa Rica.

Nell’analisi d’impatto ambientale sono stati considerati i consumi di energia elettrica per l’organizzazione dell’anteprima del film, il materiale di comunicazione e promozione prodotto e la distribuzione della pellicola nelle sale.

Un’idea originale coerente anche con il tone of voice scelto per il lancio. La promozione del colossal è stata, infatti, declinata in diversi paesi utilizzando la comunicazione non convenzionale nei non-luoghi delle metropoli.

Questa è la campagna di ambient marketing nella metropolitana di Copacabana – Rio de Janeiro dove viene simulato un allagamento.


Gelati e Dentifricio... per non dimenticare


Sono anni ormai che assistiamo ad un crescente incremento di campagne di marketing non convenzionale, forte anche il fattore ultimo della crisi a livello mondiale. E così le aziende, incuriosite del forte impatto visivo e virale delle nuove strategie di marketing, si affacciano sempre più volentieri a questo segmento, proponendo e attuando nuove ed innovative strategie di comunicazione.

In questo caso la Colgate, sempre molto attenta al consumatore, ha scelto questa nuova strategia proposta da Y&R Bankok per interagire con il cliente. Per incitare i piccoli thailandesi a lavarsi i dentini ha distribuito gratuitamente gelati, barba papà e lecca lecca ai bambini. Ma come?! Dentifricio e lecca lecca? Ma sono due elementi incompatibili!!! Infatti, è proprio su questo che gioca questa campagna perché una volta “gustati” i dolciumi, i bambini hanno scoperto un simpatico bastoncino a forma di spazzolino sul quale troneggiava la scritta: ”Non Dimenticare” intendendo ovviamente "Non dimenticare di lavare i denti”!

La Colgate non è nuova al marketing non convenzionale. In passato, in Italia questa volta, ha organizzato “TeethSing” un concorso online e offline che si basava sulla capacità dei partecipanti di “cantare a denti stretti”. Per partecipare bastava scaricare il testo del rap ufficiale e imparare a cantarlo sorridendo, presumibilmente mostrando il più possibile i denti. E se non erano abbastanza bianchi, non c’era da preoccuparsi perché con un po’ di fortuna e talento, si poteva essere premiati con forniture annuali di prodotti per la cura dentale.



mercoledì 18 novembre 2009

Tv Analogica: un addio non convenzionale

A Roma e nel Lazio, ad eccezione della provincia di Viterbo (per chi non lo avesse ancora capito), è già tutto “switched off”. E adesso, pian piano, toccherà al resto dell’Italia. Ormai se ne parla sempre di più, sul web, in tv, a casa, al bar, con la vicina di casa che vuole sintonizzati i nuovi canali... sta diventando un’ossessione... stiamo parlando ovviamente del passaggio dalla tv analogica a quella digitale.
Ecco allora la curiosa iniziativa del sito http://www.tivogliodigitale.it/, sulle cui pagine la fine della classica televisione vecchio stampo è descritta in modo originale e simpatico: per usare un'espressione molto cara al web 2.0, in modo "non convenzionale". Ecco a voi un piccolo estratto, sperando che la “novità” del linguaggio vi incuriosisca un po'...

BOLOGNA - Tutto giunge ad una fine. Su questo non ci piove. Ma l’improvvisa dipartita della Guida TV ha colto di sorpresa gli esponenti di tutte la fazioni. Il PCD, Partito della Conca sul Divano, parla di un attentato alla sonnolenza comune, di cui era ormai diventata un vero e proprio simbolo. “Si è scavata la fossa da sola - sostiene invece il leader di Zapping Selvaggio - Ha voluto contrastare la tendenza al pollicismo che ormai sta mutando geneticamente le dita dei nostri figli. Detta come va detta, era del tutto inevitabile che prima o poi accadesse”. [...] “Avevamo tanti programmi!”, avrebbero gridato in coro una folla di canali rabbiosi. Ma, poiché tutti sappiamo bene che canale che abbaia non morde, attendiamo con ansia il funerale previsto per le 17.00 su www.tivogliodigitale.it, e uniamo le nostre condoglianze alle manifestazioni d’affetto che da ogni parte tentano inutilmente di attenuare il dolore dei familiari...

martedì 17 novembre 2009

Temporary shopping

Molte aziende, soprattutto o brand che non hanno mai avuto un “mattone” e una location, stanno orientando il proprio mercato verso i Temporary Shops, cioè verso l’apertura di negozi che per un periodo limitato offrono prodotti specifici. Negli Stati Uniti, è una tendenza già collaudata e li chiamano pop-up shops: aprono per poche settimane e per lo più, nascono nei periodi di festa.

E così, proprio in occasione delle festività natalizie, anche la casa d’aste on line più famosa al mondo, eBay, ha annunciato l'intenzione di aprire una boutique di telefonia mobile in 12 città, tra cui una di 5.500 metri quadrati, nel cuore di Manhattan. In ogni boutique saranno a disposizione dei terminali con cui gli acquirenti potranno imparare a comprare via eBay. Le principali marche in vendita saranno Michael Kors, Dooney & Burke, Mac, Anthropologie che funzioneranno come una sorta di ambasciatori del marchio che mira a introdurre gli utenti di eBay ad un particolare approccio allo shopping.

Sicuramente un ottimo modo per vivere “fisicamente” il potere di eBay.

Una Candid col Baffo!!!

Divertente e singolare la nuova campagna di comunicazione virale realizzata dalla Nike, che ormai all’advertising tradizionale affianca costantemente la diffusione di filmati in rete.
Protagonista è Franck Ribery, attaccante del Bayern Monaco, che tra i tanti testimonial utilizzati, è uno dei preferiti dal baffo statunitense. L’ultima iniziativa è una sorta di candid camera registrata all’esterno di un negozio di articoli sportivi, in una strada alquanto trafficata da passanti incuriositi per la presenza di un manichino di Ribery a grandezza naturale esposto in vetrina. Al momento di avvicinarsi per guardare meglio, i malcapitati di turno vengono sorpresi da un gesto “intimidatorio” del calciatore, che si lancia verso di loro con il dichiarato intento di spaventarli. L’effetto è molto divertente e strappa sorrisi ai presenti e allo stesso Ribery, che ripete la scena più di una volta.
Il video, che promuove le Mercurial Vapor si conclude con il link del sito ufficiale di Nike dedicato al calcio, Nikefootball.



lunedì 16 novembre 2009

Con Google Flu il web mette il camice bianco!

Con due settimane di anticipo rispetto alle istituzioni sanitarie nazionali Google sarà in grado di dire dove e quando esploderà l’influenza stagionale: dopo gli Usa, anche in Europa arriva Google Flu (http://www.google.org/flutrends), il servizio che monitora lo sviluppo di tosse e raffreddore guardando alle ricerche fatte su Internet dai cittadini europei.

Il concetto è semplice: sempre più persone, alla comparsa dei primi sintomi influenzali, non vanno dal medico, ma come prima cosa cercano aiuto e consigli tramite il web. Google Flu raccoglie e cataloga le tantissime ricerche che vengono fatte per dare un quadro dell’estensione e della gravità dei diversi contagi, saranno quindi gli utenti della rete a dire dove e con che intensità si stanno sviluppando le influenze nei diversi Paesi.

Per ora il sistema è attivo in Austria, Belgio, Francia, Germania, Ungheria, Olanda, Polonia, Spagna e Svezia, dove ha dimostrato di essere un valido sostegno alla sanità pubblica. L'Italia è ancora tra gli esclusi, ma i progettisti sono al lavoro per adattare il sistema alla lingua della Penisola.

Si tratta di un servizio completamente gratuito che vuole essere d’aiuto alle autorità sanitarie, che difficilmente riescono a fare previsioni con tanto anticipo e a monitorare il territorio in modo così capillare. Un servizio che ha l’ambizione di fornire informazioni affidabili per gli utenti dei paesi del Terzo Mondo o in via di sviluppo, dove essere a conoscenza di un'epidemia di colera o lebbra in un quartiere, può significare riuscire a salvare vite umane.



giovedì 12 novembre 2009

Voglio andare a vivere in Campagna!!!


Curiosa, simpatica e decisamente efficace, in puro stile ambient guerrilla, la campagna realizzata nella stazione ferroviaria di Aukland per Meadow Fresh, azienda casearia neozelandese.

La Meadow Fresh, che produce latticini, intende riportare la freschezza e la genuinità della campagna nella vita caotica e intossicata dei cittadini del nuovo millennio... A questo scopo ha infatti ricreato un'atmosfera tipicamente "contadina" nel pieno della città, realizzando un ambiente assolutamente curioso per i passanti che, dopo un primo momento di titubanza, iniziano a giocare a palla, a camminare scalzi e a bere qualcosa, partecipando, così, dinamicamente ad un tipico momento di vita rurale.

Tipico esempio di ambient guerrilla, in cui spazio, contenuto promozionale e utenti collaborano attivamente, contribuendo a comunicare un messaggio in maniera decisamente "insolita". Sicuramente bello e creativo ma anche complicato e costoso: questo infatti è uno dei casi dove le forme di unconventional non sono poi così "low cost".
La campagna è stata poi combinata con la produzione di un tradizionale spot televisivo.



lunedì 9 novembre 2009

W.W.W....Vendesi amici, fan e follower!!!


“Chi trova un amico, trova un tesoro”, ma da quando i social network sono diventati uno strumento di marketing su larga scala, il detto popolare potrebbe essere tranquillamente cambiato in, “Chi vende un amico, guadagna un patrimonio”.

Davvero curiosa, infatti, la nuova trovata di uSocial (http://usocial.net/facebook_marketing), società australiana che "vende" amici, fan e follower alle aziende in cerca di visibilità su internet. Da oggi, oltre a piazzarti sulla prima pagina di Digg, venderti Twitter "Followers" e Fans su Facebook, uSocial permette di acquistare anche il pubblico dei video su YouTube.
La vendita non è un tanto al chilo, ma poco ci manca. Si parte da 127 euro, con cui viene garantito che 5 mila internauti si connetteranno ad un determinato filmato su YouTube. La cifra sale se si scelgono 10, 50, 75 o 100 mila visualizzazioni. Le finalità sono commerciali: 'Il video marketing e' un mezzo estremamente efficace, che fa gola a molti', spiega l'ad di uSocial, Hill.

Un'operazione di marketing non nuova per le aziende, di qualunque tipo esse siano: in passato i Marines Statunitensi, la Chiesa dei Mormoni, il Dipartimento del Turismo coreano ed una fondazione pro Darfur hanno pagato per acquistare i voti su Digg e, così, aumentare la popolarità delle loro pagine.

Questo metodo, però, ha suscitato non poche polemiche, e la rete uSocial è già stata diffidata in seguito alla vendita di voti a famose associazioni. La società, che molto presto potrebbe essere diffidata anche da Facebook e Twitter, si avvale comunque degli utenti registrati su tali reti, il che vìola le regole dei network, che vietano esplicitamente l’utilizzo dei profili a scopo di lucro.

Al di là dei conflitti etici e deontologici, la domanda che nasce spontanea, a questo punto, potrebbe essere un'altra: acquistare 5 mila amici serve davvero a vendere di più un prodotto?

giovedì 5 novembre 2009

Facebook "messo in riga" da Sherweb.com



La piazza telematica dei social network, che ha mandato in soffitta le chat, è sempre più affollata: si calcola che, nel mondo, ormai siano oltre 350 milioni le persone che la frequentano, dedicandole ogni giorno, o quasi, un po’ del loro tempo. Facebook è sicuramente il "re" dei social network ed è ormai così popoloso che deve essere disciplinato a dovere.

A questo ha pensato il sito Sherweb.com (http://blog.sherweb.com/facebook-etiquette-rules-people-still-break/) che ha stilato la classifica dei comportamenti da evitare per chi utilizza il social network più popolare del mondo.

Vediamo dunque quali sono le regole d'oro da rispettare per diventare un utente modello di Facebook.

Prima regola: non postare video osceni, volgari, e non taggare gli amici in fotografie compromettenti. Il web è un luogo pubblico, dunque il divieto di atti osceni vale anche qua.

Evitare messaggi ambigui o poco comprensibili sul proprio stato, o frasi che escludano gran parte dei contatti. la tesi di Sherweb è: se proprio volete dire qualcosa a una persona, perché non lo fate con un messaggio privato?

E ancora: basta con le e-mail inviate a troppe persone contemporaneamente, soprattutto perché poi tutti risponderanno a tutti ed intaseranno le caselle altrui.

Stop alle foto che vi ritraggono durante il vostro sabato sera sregolato: fate attenzione il partner e il capo vi controllano. E attenzione anche a non aggiungere amici a caso, per gioco o giusto per far numero.

Insomma queste sono le regole da rispettare e nell'attesa che gli iscritti a Facebook abbiano un po’ più di buon senso e si facciano più furbi, vi consigliamo di farvi due risate visitando Lamebook.com (http://www.lamebook.com/), sito che raccoglie le figuracce peggiori del social network, postate da amici e conoscenti impietosi.

mercoledì 4 novembre 2009

Vienna e il Guerrilla Marketing !!!

Vienna è sempre più votata al marketing alternativo, questa volta però non per promuovere un prodotto o un brand ma per sensibilizzare il rispetto dell’ambiente ed il decoro degli spazi verdi. Ecco infatti una ennesima azione di marketing non convenzionale: sono state posizionate delle sagome di cani nei giardini pubblici, esortando i proprietari ad essere più attenti ai “bisogni” dei lori amici a quattro zampe. Pena in caso di mancata osservazione della regola: pagamento di una multa.

Un’idea originale ed alternativa che non sarebbe male trasferire qui in Italia: certamente rischiamo di essere "meno fortunati" ma possiamo almeno camminare e sdraiarci in santa pace nei nostri bellissimi parchi senza imbatterci in quei “bisogni” che non ci sentiamo di definire certo "primari".

La capitale austrica non è nuova nell'uso di queste nuove leve di comunicazione. Ecco un'operazione di street smarketing per il lancio di una nuova stazione radiofonica, "Superfly".


Dopo i lavavetri, i giocolieri e gli zelanti pulitori di fari, arriva il ballerino da semaforo che si esibisce in perfomance di ballo nel bel mezzo della strada: spazi urbani e spazi pubblicitari si confondono.

lunedì 2 novembre 2009

Chi ci protegge dal testimonial

Ovvero: lo sdoppiamento del testimonial giova al brand?

Può capitare in questi giorni, telecomando alla mano e facendo zapping qua e là tra i canali (satellitari, digitali, analogici e chi più ne ha più ne metta), di assistere alla moltiplicazione dei Fiorelli... Ebbene sì, non si tratta di un miracolo: se scanalate tra un programma e l'altro è possibile vedere non uno, non due ma ben tre spot in cui Fiorello è il protagonista indiscusso.

Andiamo con ordine.
Spot #1: Infostrada

Spot 2: Sky

Spot 3: Fiat

Bene. Si tratta di 3 spot molto simpatici, che fanno leva sulla bravura di Fiorello come attore, che tiene la scena e affabula il pubblico. Si tratta anche di 3 prodotti differenti, anche se due appartengono al settore delle telecomunicazioni e, conseguentemente, si rivolgono a un pubblico molto simile.

Ma se vi capita di vedere questi 3 spot uno dopo l'altro (sullo stesso canale, per la distrazione di chi si occupa della programmazione o saltellando tra un canale e l'altro) quale può essere l'effetto di questa sovraesposizione mediatica? Siamo sicuri che la condivisione del testimonial giova alle Aziende che hanno scelto quel personaggio per promuovere i propri prodotti o servizi? O, al contrario, non c'è il rischio che il tutto si confonda in un mix di claim e tormentoni, rendendo il prodotto secondario e accessorio? A posteri l'ardua sentenza...