mercoledì 7 gennaio 2009

Hacker fa impazzire Twitter


Salve a tutti amici del marketing non convenzionale e Buon Anno da noi di ATIDEM!


Cominciamo l'anno nuovo con un pizzico di follia, quella che è toccata in sorte questa notte a Twitter, senza dubbio un regalo della befana davvero poco gradito!


Twitter, per chi ancora non lo sapesse, è un servizio di microblogging che permette agli utenti di descrivere cosa stanno facendo attraverso post di massimo 140 caratteri.

Ebbene, questa notte alcuni hacher hanno letteralmente messo in crisi il servizio riuscendo a controllare gli account di alcune celebrità di primissimo piano quali Barack Obama, Britney Spears, Fox News e altri ancora.

Il risultato è stato a dir poco surreale: Obama invitava i suoi sostenitori a partecipare a un sondaggio per vincere dei buoni benzina, un telegiornale nazionale dichiarava l'omosessualità di un commentatore politico e un anchorman ammetteva di essere sotto l'effetto del crack...


Il colpo non è da poco se si pensa che Twitter può contare su un numero altissimo di iscritti. Tanto per fare un esempio Barack Obama, che in campagna elettorale ha fatto un uso massiccio di Twitter, è stato seguito su questo servizio con più di 150mila abbonati.


Ma gli Hacker non si sono fermati qui, e per una strana forma di par condicio hanno attaccato anche gli account ufficiali di Facebook (che rimandava a un sito pornografico), di Fox News e dell'Huffington Post, tutti seguiti da decine di migliaia di utenti.

Vista la grande visibilità dei soggetti colpiti, i gestori del sito sono intervenuti in fretta, bloccando i 33 account "infestati" e riconsegnando le password ai legittimi proprietari, oltre a scusarsi per la grave falla nella sicurezza del sito.


Dal blog ufficiale si legge che l'attacco si è verificato sfruttando gli strumenti del team di supporto, come l'invio di email in caso di password dimenticata. Un'azione non pensata in larga scala, come di solito accade con fenomeni quali il phishing, bensì mirata proprio al controllo di alcuni account ben precisi.


Superato il primo stupore la domanda nasce spontanea: chi è stato?

Si apprende dal blog della Silicon Valley TechCrunch, che i messaggi degli account attaccati sembrano scritti da persone diverse, tanto che alcuni neppure rimandano a siti di spam ma si limitano ad affermazioni pensate quasi come uno scherzo. E' probabile che un unico hacker da solo sia riuscito ad ottenere i dati di accesso ma che li abbia poi pubblicati nella community Digitalgangster, permettendo così agli altri utenti di sbizzarrirsi.


Non c'è che dire, se sono queste le premesse del 2009 ne vedremo delle belle...

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