lunedì 16 febbraio 2009

Tripadvisor: prima di partire passa dal web


Uno dei vantaggi del web è senza dubbio la veloce diffusione del passaparola. Un'arma a doppio taglio per chi abbia un'attività e una clientela: il web assicura visibilità, ma allo stesso tempo espone anche a critiche e a recensioni sfavorevoli.
Nell'era della comunicazione diventa difficile gestire la propria immagine e pare che il modo migliore per farlo sia la vecchia regola: "fare bene e farlo sapere".
Conferma di ciò è il forte incremento di siti "d'osservazione" che nascono proprio con l'intento di far comunicare gli utenti tra loro per permettere lo scambio di informazioni su specifici servizi.

Come ad esempio i siti che raccolgono i commenti e le recensioni dei turisti. Esempio tra tutti Tripadvisor, un colosso da oltre 25 milioni di visitatori al mese (dei quali quasi la metà registrati) e la bellezza di 20 milioni di recensioni scritte dai turisti. Senza dubbio un hotel o una struttura ricettiva che vuole lavorare nel 2009 deve farci i conti.

E' in effetti è di pochi giorni fa la pubblicazione del Travellers’ Choice Awards 2009 di Tripadvisor che elenca i migliori e i peggiori hotel al mondo secondo diversi criteri, in base alla combinazione dell’indice di popolarità (un algoritmo proprietario del sito che viene calcolato sulle recensioni e gli articoli pubblicati sia su Tripadvisor che su altri siti) e delle graduatorie stilate dai viaggiatori della community.


Nella graduatoria sono elencati gli hotel con le Migliori tariffe, gli hotel ideali per famiglie, i Tesori nascosti, le migliori Pensioni e bed&breakfast, i Migliori Hotel di lusso, gli hotel più romantici, i migliori Hotel “all inclusive” e le Catene alberghiere.
Ma accanto ai posti incantevoli sono segnalati dai lettori di Tripadvisor, con commenti dettagliati e senza sconto, anche i peggiori hotel in Italia.
Senza dubbio questo è un segnale importante per le aziende che devono dimostrarsi sempre più pronte a gestire la visibilità in negativo.
Fino a poco tempo fa si diceva "se non sei sul web non esisti" , oggi col web 2.0 si può dire "se subisci pubblicità negativa sul web rischi di scomparire".

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